L’armatrice mi incontra sul ponte. “domani saremo ospiti di nostri amici. Ci incotreremo con altre due barche e festeggeremo la notte di San Lorenzo a bordo di Twilight. Ciascuno dovrà portare due vassoi di finger food. Che dici Laura pensiamo qualcosa di carino?”
Li per li non penso al nome della barca che stranamente mi suona famigliare (questa sarà un’altra storia che vi racconterò), invece mi scatta il sano senso di competizione, quello che ti stimola a creare il meglio. Tre delle più belle barche del mediterraneo con, immagino, tre dei più bravi chef, che prepareranno due tipi di finger food.
Scartabello le mie due “bibbie” messe insieme dopo tanti anni di lavoro. Alla fine decido di preparare una cosa salata e una dolce.
Per il dolce rimango sul semplice ma particolare. Triangolini di feta in pasta fillo croccante con miele e pistacchi. Devo dire che è sempre una festa quando li presento a fine serata dopo una cena sfiziosa e leggera. L’ultima volta le ragazze di bordo sono venute nella galley… “Ma Laura li hai fatti tu quei meravigliosi triangolini?”
Imparai questa ricetta ad Arnea tra le montagne greche in casa della zia della mia amica Caterina qualche anno prima. Cioè non proprio questa ricetta ma, come capita spesso, quando apprendo un nuovo segreto culinario inevitabilmente lo trasformo in una mia ricetta personalizzandolo.
Per il salato sono partita dal contenitore. In questo meraviglioso wally gli spazi sono ristrettissimi avendo uno scafo piatto anche quello in sentina è praticamente inesistente. Quindi tutto ciò che è ceramiche, porcellane e vetri è ridotto al minimo. Cerco in ogni pertugio e alla fine, per fortuna, trovo un pacchetto da 50 barchette in legno da 10 cm.
“Perfetto! Riusciranno a contenere la mia idea” Sarà una composizione, un po’ come quando facevo la fiorista. Bottoncini vegetariani con guacamole speziato e micro gamberetti di stagione.
Ragiono ad alta voce: Le mini polpettine con un uno stecchino particolare, saranno il cucchiaio per raccogliere la salsa. E poi serve anche qualcosa di molto croccante. Potrei creare una specie di pane guttiau al nero di seppia.
I microscopici gamberetti li abbiamo comprati direttamente dalla barca dei pescatori che la mattina ne avevano trovati diversi. Si trovano solo in questo periodo dopo la fecondazione delle uova. Milioni di gamberetti bebè scorrazzano indifesi nel mare greco. Li salto con un filo d’aglio per pochissimi secondi. Le polpette le faccio con una julienne fina di zucchine e l’assemblo con della farina di ceci, quinoa rossa e un mix di spezie che contiene buccia di lime. Decido di farle al forno visto che le donne sono sempre a dieta. Per la guacamole seguo la classica ricetta ma inserisco dello zenzero fresco che gli da quel tocco di piccante che cercavo. Il risultato finale è ottimo.
Quando la mattina dopo incontro l’armatrice le chiedo curiosa come era andata con gli altri chef. “Devo dire che noi siamo stati sicuramente i più creativi e gli unici che hanno ricevuto quel Ooooooh che tanti desiderano.”
EVVIVA!
Sei un mito!! Quando vuoi…. la nostra tavernetta è a tua disposizione ;P
Puoi immaginare quanto mi piacerebbe
Inventiva, storia, amicizia e passione… e un poco di pepe! Brava Laura, e grazie. Romina