Mi trovavo nuovamente a lavorare in Mediterraneo su un veliero di 43 mt. In quei giorni un lettore del mio libro “Svalbard a vela nell’arcipelago di ghiaccio”, che ho scritto ormai tanti anni fa, ben tre, come tanti hanno fatto mi contatta.

Era entusiasta delle mie esperienze e del mio modo di scrivere, e mi propone una presentazione in uno luogo bizzarro, Trento. E chi lo sapeva che tra le montagne italiane c’era un centro velico così affollato! Ho sempre associato il Trenitno alle mie avventure montanare ma mai alla vela.

La barca con cui ho navigato al polo nord

Ci scriviamo diverse volte e come un angelo caduto dal cielo pensa a tutto lui. Scesa dal veliero a fine settembre mi concedo una vacanza nella città che mi aveva ospitato per ben sette anni nella mia adolescenza, Londra. Al ritorno mi fermo a girovagare per il nord d’Italia ospite di una conoscenza fatta in barca.

A Londra pensando alla presentazione del libro

Gironzoliamo per Treviso e le sue incantevoli vallate piene di vitigni di prosecco. Faccio la presentazione alla libreria del mare di Venezia gestita da una grande donna, e in fine parto alla volta di Trento. Stefano, così si chiama il mio angelo nordico, mi accoglie al bed and breakfast prenotato per me. Il tempo di una doccia e ci dirigiamo al centro della bellissima Trento per un veloce aperitivo. Con lui è come se ci conoscessimo da tempo. Si chiacchiera come due vecchi lupi di mare. Anche lui si dedica alla vela nel suo tempo libero.
Tutto è oranigzzato alla maniera nordica, professionale e con i tempi che fanno invidia ad un orologio svizzero. Chi mi accompagna durante la presentazione è Marco Niccolò Perinelli. Anche se non ha avuto il tempo di leggere tutto il libro, mi lascia sorpresa la sua estrema preparazione. Le domande che mi rivolge sono interessanti e stimolanti. Alla presentazione conosco Luigi Ottogalli, altro lupo di mare e grande scrittore.

Io e Luigi Ottogalli

Esco di li piena di energie e tanti nuovi incontri. Non avrei mai immaginato di incappare in tanti navigatori in un mondo pieno di picchi ricciosi e neve in abbondanza.
Alla stazione il giorno dopo con Stefano il cuore batte come quando si saluta un amico, una vera anima pura. La conferma la ho diversi mesi dopo.
Avevo scelto di aprire un blog. Non mi sento pronta ad affrontare un nuovo libro. Mi manca ancora il luogo giusto da raccontare.

Thalassa disegnata da un’artista

Ricordo che Stefano lavora nel settore e quindi gli scrivo un breve messaggio. Una telefonata e: “ma che bello, si ci penso io ad aprire il tuo blog non ti preoccupare!”
dopo pochissimi giorni è pronto.
Il mio angelo nordico si conferma essere l’anima bella che avevo percepito.