Arrivo sudata a STP (servicios tecnicos portuarios) per firmare il contratto stagionale. Il cantiere navale STP, forse il più importante nel mediterraneo, ospita senza sosta i gioielli acquatici più preziosi. Non l’ho mai visto vuoto.
In qualunque periodo si arrivi c’è sempre un gran viavai. Non oso immaginare la quantità di bigliettoni viola che girano da queste parti. La mia mente è troppo proletaria per poter lasciare spazio a tutti quegli zero.
Riconosco la barca per un gran colpo di fortuna. È ancora fuori dall’acqua e completamente ricoperta da un mega tendone di plastica bianco. Anche qui non voglio neanche domandarmi quanto possa costare tutta quella plastica. Mark è a lavoro ci facciamo una breve chiacchierata mentre firmo le scartoffie.
Uscendo mi guardo intorno. Devo ammettere che per essere un cantiere navale è molto pulito ma è inevitabile che qualche pezzo di plastica, qualunque sia la sua origine, finisca a mare. Rispetto a quello che ho visto ai Caraibi, in particolare a Saint Marteen, questo cantiere è tipo sala operatoria. Quello di Saint Marteen non è neanche un cantiere, è un porto che costa poco dove tutto è permesso, anche realizzare lavori altamente inquinanti direttamente in mare.
In questo anno i video che denunciano lo stato attuale dei nostri meravigliosi mari sono moltiplicati e soprattutto sono sempre più inquietanti. Qualche mese fa ho letto di un’iniziativa molto interessante presso il club nautico Costa Smeralda che riguardava proprio questo tema. Erano presenti diversi personaggi di spicco dei più importanti club nautici d’Italia.
Ora io dico. Ma perché invece di parlare e spendere, solo per organizzare un evento del genere chissà quanti soldi, non viene semplicemente proposto, magari obbligato, che ciascun porto, a seconda dei metri quadrati, utilizzi i SEA BINS?
Andando sul sito rimando a bocca aperta. 1 cestino del mare costa 3.300 euro; se se ne comprano 50 allora costano 3.000; se invece 100 allora siamo sui 2.700 euro. Avete idea di quanto può costare un posto barca per una sola notte in un porto come quello Costa Smeralda, o quello di Capri, o quello di Antibes ecc….
Quanto vorrei che la gente smettesse di parlare e iniziasse a fare.
Prometto solennemente che appena termino la stagione qui a Palma mi occuperò personalmente di realizzare un progetto proprio su questo.
Voi cosa farete?
Grazie Laura per il tuo articolo interessante. Io, nel mio piccolo, cerco di differenziare al meglio i rifiuti, e gettarli negli appositi bidoni. Forse poco, ma meglio di niente. Buon vento Amica. Romina